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CURTAIN CALL


Fuori Salone 2025  |  Milan    
7-12 Aprile  |  via Gustavo Fara 29

con BARZAC

Il locale è progettato su due livelli, con la cucina che funge da sfondo scenico, invadendo la sala e raccontando la quotidianità dello staff. Qui si svolge l'evento creativo, dove gli chef diventano attori protagonisti e i commensali assistono alla rappresentazione del Barzac. Con la masterclass i clienti possono immergersi nella rappresentazione e diventare loro stessi attori, mettendo alla prova le loro capacità, seguiti dagli chef, imparando a realizzare i piatti tipici piacentini, come i “Pisarei” o gli “Anolini”. Il richiamo al sipario di un teatro lo abbiamo con gli elementi verticali in ferro a sezione circolare, dietro al sipario si svolge il lavoro accurato degli operatori di scena, i camerieri. Invece le linee orizzontali, bancone, mensole e vetrata abbracciano il fruitore. I tendaggi accentuano il richiamo teatrale, creando l'impressione di trovarsi in una vera e propria rappresentazione. Il pubblico, oltre ai commensali, è costituito dai prodotti tipici, come i salumi della tradizione piacentina, dai vini delle migliori vigne, e dai vegetali che compongono i piatti.

 

 

Barzac eÌ€ un ristorante progettato come una fusione tra architettura e scena teatrale, dove ogni elemento eÌ€ pensato per offrire un'esperienza visiva e sensoriale unica. Il concetto si sviluppa su due scenari distinti, quasi come se lo spazio fosse suddiviso tra una scena di apertura e una chiusa, una rappresentazione che avvolge il commensale in un’atmosfera teatrale raffinata.

Il primo scenario, lo sfondo scenico, eÌ€ dominato dalla cucina e dalle pareti attrezzate in un delicato bianco burro. Queste superfici, luminose e morbide, pur essendo in metallo piegato e saldato, fungono da base prospettica che guida lo sguardo dello spettatore, facendo percepire l'inizio di una narrazione visiva che si espande all'interno dello spazio. La cucina, visibile ma al contempo nascosta dalla scenografia, si fa scenario di creazione, come dietro le quinte di un grande spettacolo, dove i gesti degli chef si intrecciano al ritmo del servizio. Le pareti attrezzate, in un bianco soffuso, si articolano in linee eleganti e funzionali, creando un contrasto morbido con la materia della scena, donando luce e profondità.

Sul fronte, la sala si apre come una prima quinta scenica, un palcoscenico intimo dove il pubblico—i commensali—eÌ€ accolto da una disposizione degli spazi che richiama i rimandi agli elementi teatrali classici. I tendaggi in velluto sono evocati nell'architettura dagli elementi verticali in ferro a sezione circolare, creando un senso di sospensione teatrale. Una disposizione compositiva che permette ai commensali di sentirsi parte di una rappresentazione unica, come spettatori o attori protagonisti in un’atmosfera di raffinata intimità.

In questo ambiente, l’architettura non eÌ€ solo un contenitore, ma una scenografia viva che interagisce con chi la abita, invitando ogni ospite a immergersi in un’esperienza multisensoriale dove il design e il teatro si incontrano.

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