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Casa Adriana

Casa Adriana prende spunto dal disequilibrio dell'immobile dettato da una forte compattazione delle zone notte, giorno e servizi, e da  uno sbilanciamento intrinseco nella sua conformazione planimetrica e nella distribuzione interna.

E' stata ripensata partendo dalle direttrici delle visuali, piazza Sire Raul e il viale alberato di via Teodosio, escludendo via Leoncavallo per proiettarsi nella retrostante visione della città. Ottimizzando le aree dei sevizi si è ottenuto un progetto in cui i volumi si compenetrano con un gusto squisitamente milanese: i ripostigli in quota diventano personaggi attivi della spazialità, le grandi superfici specchiate inganno l'occhio e i mobili si insinuano in tutti gli incavi lasciati dall'impiantistica ottimizzando le metrature. Nel piccolo openspace all'ingresso le linee della cucina, delle travi e dei pilastri in total white proiettano la vista sulla piazza e oltre. Nella camera un parallelepipedo nasconde la lavanderia accessibile dal bagno e trasformandola in un volume rifinito a specchio. Completano il progetto le finiture in oro satinato, il parquet integrato e recuperato in rovere e le tinte delle superfici e dei decori della Vogue ceramiche.

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